La “Loggia Amblingh” è la più bella passeggiata panoramica di Vasto, compresa tra Piazza Marconi e il muro perimetrale dei giardini di Palazzo d’Avalos. Il percorso è stato ricavato all’inizio del Novecento quando il crollo della casa natale di Gabriele Rossetti, costruita sulle vecchie mura, aveva sensibilizzato il governo cittadino sulla necessità di rinforzare questa parte della città, già in passato interessata da importanti frane.
Sopra il terrapieno costruito a rinforzo delle case poste sul vecchio tracciato delle mura cittadine, venne così realizzata una passeggiata che fu intitolata a Guglielmo Amblingh, militare austriaco nato a Graz e arrivato a Vasto al seguito di Cesare Michelangelo d’Avalos, quando questi fece ritorno dopo l’esilio nel 1713.
Guglielmo Amblingh, morto nel 1760 e sepolto a Santa Maria Maggiore, nel 1723 era diventato comandante delle truppe dei d’Avalos e aveva accumulato notevoli fortune, investite comprando gran parte delle case poste a ridosso delle mura fra il palazzo marchesale e la porta di Santa Maria. Il luogo in cui viveva era la prima di queste case, proprio al confine con i giardini del palazzo. Così come il marchese, anche Guglielmo Amblingh aveva voluto creare un affaccio verso il mare, la “loggia”.
Oggi di questa loggia originaria non esiste più nulla. Al suo posto vi è la piccola piazza a cui si accede da via San Gaetanello a fianco dei giardini d’Avalos e su cui oggi sbuca anche la via di Portone Panzotto, ma il nome è rimasto per designare tutto il tratto pedonale che consente di costeggiare l’intero quartiere medievale di Santa Maria.

Al centro della passeggiata, troviamo infatti la porta di Santa Maria, oggi chiamata più comunemente Porta Catena per la presenza dell’edicola della Madonna della Catena eretta nella prima metà dell’Ottocento di fronte ad essa.
Alla sinistra della porta, nella seconda casa, si può osservare un enorme arco, che era presente sicuramente già nel 1793, ma non si sa quando sia stato ricavato nelle mura, né quale fosse la sua funzione. Di fronte alla porta, come accennato in precedenza, l’edicola della Madonna della Catena e la scalinata a gradoni che costeggia gli archi del terrapieno e porta alla Fonte Nuova e da lì, alle spiagge di Vasto Marina.
A causa della frana del 1816, il profilo del costone che risale da Porta Catena fino al termine delle mura, e quindi all’odierna Piazza Marconi, è più scosceso di quanto fosse storicamente. Se ne vede una traccia nella parte della passeggiata che va appunto dal grande arco alle Grandi Cisterne Romane che è composta da una scalinata ricavata su di una struttura in parte sporgente.