Oggi pienamente integrata nella città moderna e considerata la “piazza davanti al Comune”, questa zona era originariamente una scarpata che, dalle mura del castello, scendeva nell’avvallamento sottostante. Solo nell’Ottocento l’area fu riempita per costruire quella che sarebbe diventata Corso Garibaldi.
Prima dei lavori di sistemazione, chi si fosse trovato al centro dell’attuale piazza avrebbe osservato il castello dal basso verso l’alto. Inoltre, anticamente, il passaggio verso la porta del castello era sbarrato da terrapieni difensivi, detti “barbacani”.
Nella prima metà dell’Ottocento, lo spiazzo a nord del castello venne occupato da modesti edifici destinati ad attività artigianali, demoliti soltanto un secolo dopo. Nel 1927, la piazza assunse l’aspetto attuale con l’installazione della fontana barocca che ancora oggi la caratterizza.
Questa fontana in pietra, donata alla città nel 1629 dal marchese Innico d’Avalos, si trovava originariamente davanti alla chiesa di Sant’Agostino (oggi cattedrale di San Giuseppe) e serviva come punto di approvvigionamento idrico per la popolazione, grazie all’acquedotto delle Luci. Le donne vi attingevano l’acqua con caratteristiche conche in rame che portavano sul capo.
Lo spostamento della fontana in Piazza Barbacani, reso possibile nel 1926 dall’arrivo del nuovo acquedotto del Sinello, fu deciso per liberare Piazza Lucio Valerio Pudente e destinarla a manifestazioni popolari, come l’installazione della cassa armonica per i concerti delle bande musicali, molto diffuse nella regione.
Utilizzata anche come mercato del pesce in passato, Piazza Barbacani ha perso le sue funzioni produttive e commerciali, trasformandosi oggi in un elegante “salottino” accanto alla vicina Piazza Diomede e al cuore della città.